Storie di FORMAZIONE: JohnQT
L'Assassino del Marocco Mohamed Amine Ouarid, 22 anni, occupa la decima posizione nella classifica dell'Episodio 2 Atto I di VALORANT, con il nome “JohnQT”.
Dal momento che la beta chiusa non era disponibile nella sua regione, all'inizio JohnQT si è dovuto affidare a live e recensioni per capire se VALORANT fosse il gioco adatto a lui. Investirci del tempo avrebbe significato anche rinunciare a Counter-Strike: Global Offensive, gioco in cui aveva rappresentato il Marocco in Sudafrica con i Viboras.
“Riot è arrivata al momento giusto, e quando ho visto che avrebbe supportato la regione MENA [Medio Oriente e Sudafrica] sono salito al settimo cielo”, ci racconta.
Il cambio di ritmo l'ha portato nel tempo ad assumere il ruolo di Assassino, quando invece prima preferiva essere il giocatore per le situazioni critiche. Questa decisione è nata dal fatto che entrando in coda da solo ritiene di poter scalare meglio la classifica con gli Assassini.
JohnQT ha anche partecipato brevemente a First Strike prima di dover partire per Montreal per motivi di studio. Ora è concentrato sull'università, e dice che scalare la classifica lo aiuta a tenere traccia dei suoi progressi come giocatore di VALORANT.
Marzo è stato un mese fruttuoso per JohnQT, che è diventato uno dei grandi nomi di VALORANT una volta chiusa la classifica dell'Atto I.
“Mi hanno contattato tante persone dal Marocco che mi conoscevano per CS:GO. Sono apparso in alcuni siti di notizie in Marocco, e ho perfino trovato la mia foto in alcune pagine di Facebook.” racconta JohnQT.
“Non ci sono molti giocatori famosi nella scena araba, quindi quando qualcuno raggiunge un risultato importante si sparge subito la voce, dal Marocco alla Giordania.”
Vista l'attuale situazione di didattica a distanza, JohnQT ha più tempo per le sue live di VALORANT e per mantenere la sua posizione nelle parti alte della classifica.
“Per ora mi limito a giocare e a vedere cosa mi riserva il futuro.”
Potete seguire JohnQT sul suo profilo Twitter.
Intervista a JohnQT
Come descriveresti il tuo stile di gioco?
È una domanda che mi fanno sempre. Onestamente, cerco solo di giocare in modo intelligente. Magari come Assassino non ottengo spesso il Primo sangue, ma gioco sempre con intelligenza: tengo conto delle abilità che i nemici utilizzano durante i round e di come si comportano. Credo che gran parte dei giocatori non faccia così. Come Assassino, cerco di giocare in modo lento e ragionato.
Come mai di recente sei passato da Phoenix a Jett?
Credo che con Jett si possa contribuire più direttamente alla vittoria, e in più si può usare l'Operator con maggiore efficacia. Insomma, penso che Jett abbia un impatto maggiore rispetto a Phoenix.
Quale agente non ti piace usare?
Non posso dire Cypher, perché viene dal Marocco. Sicuramente Viper. Non l'ho mai sbloccata.
Quale mappa ti piace?
Sicuramente Ascent. È grande, e consente parecchie giocate. Mi piace anche il centro, è più aperto rispetto a Bind o Split.
Arma principale?
Phantom o Vandal, a volte dipende dal modello. Direi Phantom con gli aspetti Oni e Ion.
Cosa vuole ottenere JohnQT in VALORANT quest'anno?
Se fossi in Marocco direi più tornei per la regione MENA (Medio Oriente e Nord Africa). È una regione che è stata lasciata un po' a se stessa per anni. Anch'io ho avuto non poche difficoltà [quando vivevo lì]. Da giovane volevo diventare un professionista, ma non ne ho avuto la possibilità. A parte questo, direi che VALORANT sta facendo un buon lavoro, anche se non è perfetto.
Oh, e i fucili a pompa vanno nerfati. Oppure toglieteli direttamente dal gioco.
[Nota dell'editore: Questa risposta è precedente alle modifiche al Bucky della patch 2.06, quindi forse JohnQT adesso ha cambiato idea... chiedeteglielo!]
Da dove viene il nome “JohnQT”?
Stavo cercando un nome fittizio, e ho pensato a qualcosa tipo “John Doe”. La mia vita di tutti i giorni è molto distante dalla mia identità di giocatore. Gran parte dei miei amici non sa neanche che sono un videogiocatore competitivo. È come avere una doppia vita. Per questo uso anche “John Wayne”, è come dire “Bruce Wayne”.